La
risposta dell'esperto
A cura di
Marcello Brugola
Rumorosità compressore metano da distributore confinante
Gentile signora Maria,
sinceramente non ho capito alcune cose che lei ha appena
accennato. La misura dell’ARPAT dava dei valori di residuale altissimi: ma c'è
una strada ad alta percorrenza vicina? Siamo sicuri che hanno fatto spegnere
tutti gli impianti prima di fare la misura? Hanno per caso tenuto conto del
funzionamento parziale? Chi ha misurato la distanza del compressore
dall’abitazione? Avete avvisato i VVFF che sono gli unici che possono dare
pareri in questo caso?
Suggerisco di fare una petizione ed inviare un documento al
Comune, chiedendo maggiori controlli durante il periodo notturno, e soprattutto
di chiedere se il bar abbia ottenuto il permesso supportato da una verifica
previsionale di impatto acustico, senza la quale non potrebbe aprire,
soprattutto durante il periodo notturno. Se non c'è, chiedete l’immediata
sospensione della licenza sino a che tale documento non sarà prodotto, ai sensi
della Legge 447/95.
Tuttavia la cosa è complessa e delicata, suggerirei di cercare un
bravo Legale (a cui fare scrivere l’esposto al Comune) ed un tecnico per fare
dei rilievi secondo il criterio della normale tollerabilità, in modo da vedere
se sia possibile fare causa al gestore.
Sarebbe anche opportuno chiedere l’intervento di un tecnico
specializzato in antincendio, in modo da verificare i permessi e le distanze, e
soprattutto la normativa specifica: non sarebbe la prima volta che viene
presentato un documento taroccato (nel settore degli impianti eolici, metà dei
documenti che mostrano le distanze dalle abitazioni lo sono per non applicare la
norma).
Insomma, lavoro da fare ce né tanto: però prima fate un comitato,
in modo da dividere le spese ed avere più peso politico: se si lamenta uno solo,
si può fare finta di nulla, ma se lo fanno in dieci, allora anche il Comune deve
muoversi.
In bocca al lupo!