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Accorgimenti pratici
La conoscenza delle sole nozioni teoriche, seppur indispensabile, non è sufficiente da sola per portare a buon fine la realizzazione di un'opera; sono altresì necessarie nozioni pratiche, frutto dell'esperienza maturata in campo. A tale scopo, si ritiene utile proporre alcuni importanti accorgimenti pratici, forniti da operatori del settore, che possono aiutare coloro che, oltre alla fase di progetto, sono impegnati a seguire anche la fase di cantiere.
Elementi antivibranti
Nella figura riportata, viene mostrata la corretta messa in opera di una parete divisoria fra unità abitative. Alla base della parete in laterizio è posta una striscia di materiale antivibrante, il quale riduce sensibilmente la trasmissione per via laterale del rumore. Attraverso misure sperimentali, è stato possibile dimostrare che l'inserimento di uno strato di materiale elastico sul contorno di una delle due pareti, di una doppia parete, determina un miglioramento dell'indice di valutazione Rw di ben 3-4 dB. Ciò significa contenere la massa areica del divisorio di quasi il 50% e, di conseguenza, anche il costo dell'intervento che, nel caso specifico, è ben inferiore a quello previsto per la messa in opera di tale accorgimento.
Pareti divisorie
In figura viene mostrato la corretta messa in opera di una parete divisoria fra unità abitative. Il divisorio è composto da una doppia tramezza in laterizio alleggerito dello spessore di 8 cm con intonaco su ambo i lati di 1,5 cm e 5 cm di lana di roccia, a riempimento dell'intercapedine. Al fine di migliorare ulteriormente le prestazioni acustiche della struttura, è consigliabile costruire le due tramezze con differente spessore o, in alternativa, massa diversa, in modo da non far coincidere le due frequenze di risonanza dei rispettivi elementi. Il divisorio così costruito garantisce un valore dell'indice del potere fonoisolante (Rw) di ben 57 dB.
Rivestimenti
Nel caso in cui si proceda al rivestimento di una parete con materiale isolante, nella fattispecie qui considerata con pannelli di fibre di legno mineralizzate, è consigliabile utilizzare dei giunti di ancoraggio (come indicato in figura) i quali, a differenza del tradizionale incollaggio, riducono la trasmissione sonora, giacché il pannello conserva una maggiore elasticità, cui è associata una maggiore dissipazione dell'energia sonora. Inoltre, assume particolare rilevanza la presenza dello strato di intonaco, il quale, com'è stato dimostrato attraverso misure sperimentali, fornisce un significativo contributo al potere fonoisolante della parete, specie alle alte frequenze (oltre i 1.000 Hz), grazie all'effetto sigillante delle porosità e delle fessure presenti, in più contribuisce ad aumentare la massa areica dell'intera struttura.
Pavimenti galleggianti
Il metodo più diffuso per contenere il livello di rumore da calpestio consiste nello stendere uno strato di materiale resiliente sul solaio nudo, al fine di creare una barriera di separazione fra la soletta e la caldana. In commercio esistono numerosi materiali adatti a tale scopo, il più diffuso è senza dubbio il sughero sebbene non sia il più efficace, il cui indice di riduzione delle vibrazioni non è, di certo, ai primi posti della categoria. La gomma dura, ad esempio, è un materiale dalle caratteristiche meccaniche decisamente migliori, tuttavia è spesso accantonata per l'avversione nei confronti dei materiali sintetici. Indice di smorzamento delle vibrazioni () pari a 0,2 per il sughero (20% dell'energia meccanica viene dissipata) a fronte di un valori pari a 0,9 per la gomma dura. Un altro tipo di materiale estremamente efficace all'isolamento acustico dei pavimenti dai rumori da calpestio è la lana di vetro trattata con un speciale legante a base di resine termoindurenti. Ad esempio, un pannello di questo materiale dello spessore di 20 mm ha una rigidità dinamica pari a 8 MN/m³. Ciò nonostante, al fine di assicurare la buona riuscita dell'intervento, è necessario assicurarsi che il materiale impiegato sia posto in opera correttamente. Spesso, infatti, sono trascurati importanti punti di trasmissione del rumore, primo fra tutti quello costituito dall'intersezione del solaio alle pareti laterali. Pertanto, allo scopo di contenere l'effetto di tali ponti acustici, è necessario che il materiale sia ripiegato anche sui fianchi, fino all'altezza del pavimento, come indicato nella figura sopra riportata.
Cassonetti degli avvolgibili
Di norma, si pone molta attenzione alla scelta del serramento, avendo premura di scegliere quello con un adeguato valore di isolamento acustico, mentre si trascura ciò che gli sta attorno e che, sovente, costituisce il vero elemento di criticità dell'intera struttura. È questo il caso dei cassonetti degli avvolgibili i quali, a causa della ridotta massa areica delle pennellature e del foro attraverso il quale scorre la tapparella, offrono una scarsa barriera di protezione al rumore proveniente dall'esterno. A tale scopo, è necessario rivestire la parte interna del cassonetto con materiale fonoisolante o, in alternativa, utilizzare una doppia pennellatura anche se, in quest'ultimo caso, si deve prestare attenzione a non appesantire eccessivamente la struttura.
Serramenti Il processo di costruzione dei serramenti è passato da una lavorazione di tipo artigianale, nella quale l'esperienza e la bravura dell'artigiano avevano un ruolo fondamentale per la buona realizzazione del manufatto, ad un sistema di fabbricazione automatizzato che ha consentito di contenere i costi riducendo sensibilmente il divario prestazionale fra i serramenti costruiti dalle diverse aziende. Le differenti prestazioni acustiche di un serramento esterno sono attribuite alla capacità di ottenere un'elevata tenuta all'aria. A tal fine, è necessario porre attenzione a quegli elementi che sono in grado di pregiudicare tale attributo, ossia al giunto tra telaio e parete, alle battute tra telaio fisso e quello mobile e al giunto tra telaio mobile e vetro. Un telaio, per essere considerato di buona fattura, deve avere perlomeno il doppio battente e la doppia guarnizione, allo scopo di contenere le componenti di rumore in alta frequenza. A questo punto, l'elemento che differenzia maggiormente il valore di isolamento acustico del serramento è la superficie vetrata. Oramai, è diventata consuetudine l'impiego di vetri a doppio strato o vetro-camera, in primo luogo per sopperire alla necessità di contenere la dispersione termica. Dal punto di vista acustico, l'elemento stratificato è un elemento complesso, in cui lo spessore della lastra e la larghezza dell'intercapedine hanno un ruolo fondamentale, basti considerare che un'intercapedine d'aria di 2-4 cm produce un miglioramento del potere fonoisolante di 4 dB, mentre un'intercapedine di 10 cm può determinare un miglioramento di anche 9 dB, a parità di massa areica. In opera, non è possibile aumentare oltre un certo valore la larghezza dell'intercapedine, per evitare spessori del telaio troppo elevati e, pertanto, è necessario aumentare lo spessore della lastra di vetro. Analogamente a quanto descritto per le pareti monolitiche, anche nel caso di elementi stratificati si assiste ad una diminuzione del potere fonoisolante in corrispondenza della frequenza di risonanza e della frequenza di coincidenza. Nel primo caso, è necessario intervenire sulla larghezza dell'intercapedine, al punto che la frequenza di risonanza dell'elemento, nel suo insieme, ricada nella parte dello spettro in cui l'orecchio umano è meno sensibile. Nel secondo caso, è importante che le due lastre di vetro abbiano spessori differenti, in modo che la caduta del potere fonoisolante, in corrispondenza della frequenza critica di una lastra, sia compensata dal mantenimento delle prestazioni acustiche dell'altra.
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