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Novità sulla legislazione sui requisiti acustici passivi degli edifici Aprile 2010 - A cura di Lorenzo Rizzi - Suono e vita
E' in corso di ulteriore modifica l'applicazione del DPCM 5/12/1997 che normava i requisiti di isolamento acustico degli edifici nei rapporti tra venditori e acquirenti di abitazioni. Il Governo aveva delega per produrre le nuove norme entro sei mesi dall'attuazione della legge ufficializzata il 14 luglio 2009, ma è oggi in fase di discussione una legge analoga che proroghi quella delega e faccia luce su alcuni punti che erano rimasti controversi. Secondo l'interpretazione dell'ANIT della legge del 2009 i comuni devono comunque richiedere il rispetto del DPCM in questione, soprattutto se esplicitamente richiesto nelle norme attuative del loro piano di zonizzazione acustica o dal loro regolamento d'igiene. La legge infatti non parla di sospensione per quel che riguarda i rapporti tra pubblico e privato, come per esempio nella burocrazia che viene richiesta in fase di domanda del permesso di costruire. Si noti inoltre che la legge del 2009 in questione non è retroattiva, ovvero tutte le pratiche iniziate prima del 14 luglio seguono la vecchia regolamentazione. A oggi le informazioni reperibili su internet dicono che l'intenzione del governo sia di rendere, con una prossima legge del 2010, completamente inapplicabile il decreto nei contenziosi tra venditori e acquirenti anche per pratiche precedenti il luglio 2009, così ha scritto in risposta a un'interrogazione parlamentare del febbraio 2010. E' inutile ricordare che una decisione in questa direzione andrebbe a favore di chi costruisce e a sfavore di chi compra, va in contro-tendenza con i miglioramenti che erano stati ottenuti nel mondo dell'edilizia negli ultimi 12 anni rispetto all'edilizia nazionale dei decenni precedenti. Si noti poi che i requisiti acustici passivi richiesti dal DPCM 5/12/1997 che si vuole 'congelare' erano tra i meno stringenti d'Europa. La speranza è che la certificazione acustica degli edifici studiata dalla UNI e oggi in fase di conclusione venga tradotta in legge rapidamente con un testo che tuteli sia gli acquirenti che i costruttori e i progettisti: l'unica certezza oggi è che una volta pubblicata la nuova norma tecnica essa sarà solo volontaria fintanto che il legislatore non sistemi il disordine attuale. Il nostro consiglio a chi vuole comprare una casa nuova a breve e desidera un buon isolamento da rumore è quindi di prestare attenzione: se l'isolamento acustico è una vostra priorità conviene aggiungere una clausola a tutti i contratti di acquisto in cui si esplicitino i valori di isolamento che si desidera che siano rispettati (come minimo quelli del decreto: R'w>=50 dB con le abitazioni adiacenti; D'nT,w>=40 dB per facciata e tetto se il sottotetto è abitabile; L'n,w<=63 dB per i rumori da calpestio), meglio se si prevedesse già un collaudo di verifica a opere finite. Una volta pubblicata la norma UNI sulla classificazione acustica degli edifici sarà opportuno selezionare i costruttori che seguiranno la normativa e costruiranno case in classe I o II. Facciamo notare che gli studi di isolamento termico e la classificazione energetica attualmente molto pubblicizzati non garantiscono di per sé l'isolamento dal rumore, necessitano comunque l'intervento di un tecnico specializzato in acustica.
Approfondimenti: - Circolare di chiarimenti sul DPCM 5-12-1997; - Determinazione e alla gestione del rumore ambientale; - Misure a tutela della parità di trattamento dei destinatari delle norme sui requisiti acustici; - Classificazione acustica degli edifici.
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